È forse il crollo dei valori sociali, o anche, il delinquere del sentimento altrui, che spingono il maschio cannibale a violentare ed uccidere l’anima femminile. La violenza fa male, anche quando è soltanto verbale, figuriamoci quando si tratta di violenza fisica.
Il delitto nei confronti di una donna è efferato perché indice di possesso, divenendone l’aggravante. Risiede nell’incapacità dell’uomo di non saper accettare la relazione finita, sporcando di sangue l’umiliazione subita (secondo il proprio codice malato).
Due cose non funzionano: una legge sullo stalking non perfettamente percepita dalle Autorità competenti, non attribuendo il giusto valore a casi singoli ed, una vetrinizzazione nei media e news media di reati violenti nei confronti delle donne, innescando il meccanismo dell’emulazione.
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