Non amo parlare di politica, perché, purtroppo, ne percepisco un vissuto diffuso come quelli della religione e del calcio: se non scegli come me non capisci o sei sbagliato, da redimere. Altro che visione ingenua della realtà.
Credo che al nostro Paese serva una rinfrescata su cosa significa democrazia e rispetto: delle persone, del confronto, dei toni. È un po’ di sana riscoperta dei fatti, prima delle opinioni.
Possiamo essere contenti o no di chi ha vinto le elezioni, ma è il risultato dell’espressione dei votanti e di una legge elettorale che è stata approvata a livello istituzionale, ‘buona’ o ‘cattiva’ che sia.
Credo anche che serva un po’ più di consapevolezza e responsabilità rispetto alla partigianeria ideologica, peraltro ormai ridicola a mio avviso dati i suoi confini più che sfumati.
Abbiamo bisogno di programmi, azioni, stabilità, coesione. Non di CONTRO, ma di PER. Non di etichettature fuori luogo che incitano solo allo scontro: Stalin Lenin Hitler e Mussolini sono morti e le cosiddette ‘frange estremiste’ sono espressione di delinquenza qualsiasi colore prendano in prestito oltre la storia (dalle brigate rosse che il partito comunista contribuì a combattere a quelle merde che si prendono il colore nero e ammazzano i bambini nelle scuole).
Peraltro ci sarà una continuità con il governo Draghi perché altrimenti nn faremo la legge di bilancio. E già c’è chi pensa solo a bloccare di nuovo un Paese che è già abbastanza bloccato di suo.
Quasi la metà degli italiani non ha votato, e c’è chi ancora pensa solo a ‘dare la colpa’ invece che farsi una bella auto analisi e darsi una mossa per guadagnarsi seriamente lo stipendio.
Se non siamo pronti a capirlo neanche ora con l’economia allo sfascio, la scuola e la sanità devastate, la mancanza di rappresentanza istituzionale adeguata, la demagogia, il populismo, l’aggressività imperante, l’iperframmentazione, la mancanza di senso di comunità (e della specie) beh, non credo che avremo ancora nè molto tempo ne molte possibilità .
Io mi auguro che il nostro Paese si accorga che è un delle ultime opportunità che abbiamo per diventare delle persone adulte. D’accordo o meno con chi democraticamente ci rappresenta. Lavorando con una opposizione costruttiva, non distruttiva e bloccante. E rimboccandosi le maniche invece che continuare a dare fiato alla bocca.
Ah, così per inciso: se ci riempiamo la bocca di ‘sostenibilità‘, beh, ricordiamoci che la sostenibilità è costruirsi la possibilità di un ‘lungo periodo’ e che non bastano gli orti sui tetti per farlo.