BUTERA: ‘Nel Manifesto Sociale Affrontiamo la Cura, l’Affettività, l’Educazione, i Sentimenti, il Valore Umano e le Emozioni’

Nel nostro ‘Manifesto di Attenzione Sociale’ affrontiamo la Cura, l’Affettività, l’Educazione, i Sentimenti, il Valore Umano e le Emozioni. Sono aspetti della vita da trattare con armonia ed equilibrio, capaci di determinare le personalità e le azioni di ciascun individuo.

Il nostro principio incarna il diritto ed il dovere di insegnare la cultura di attenzione e valorizzazione della pratica sulla cura. Aver cura delle cose, della gente. Della vita. La cura verso l’educazione sentimentale e verso l’affettività, altro non è, che lo strumento in grado di suscitare ed arricchire il sentimento del mondo, il senso delle relazioni, la conoscenza dell’altro. In questo modo, si ha la capacità di ripristinare ordine nell’animo umano, attribuendone ulteriore valore.

Il Valore Umano è ciò caratterizza la nostra interiorità unito al nostro intelletto. È la nostra essenza, un filo interiore che lega il nostro io più profondo alla nostra pelle. Il Valore Umano accresce nel tempo, ma può anche disperdersi se lo nutriamo di elementi impuri. Noi siamo ciò che costruiamo, anche nella determinazione del nostro talento.

E poi, l’educazione. Educare è la scelta di costruire coerenza tra la coscienza e le azioni, colmando il gap della dimensione dell’individuo centralizzato in se stesso, non considerando che la Dignità Umana è correlata all’esistenza altrui come massima espressione della libertà. Quanto più uno è chiuso nella sua soggettività naturale, abbandonato ai propri istinti o bloccato nei propri interessi, tanto più sarà distante dal proprio sé.

Questo avviene, anche nell’educazione sentimentale, quel filo conduttore dell’anima che consente di vivere in uno stato di equilibrio verso gli altri, ma soprattutto verso se stessi. Dall’educazione sentimentale passiamo all’educazione sessuale. Il mondo attuale si è fracassato per aver perso ogni piacevolezza sessuale. Nel nome della sessualità si fanno abusi, nel nome della sessualità si uccide, si fanno ricatti e vendette. Dimenticando che condividere l’intimità dello stare insieme restituisce a ciascuno di noi la gratificazione emozionale. L’umanità si sta perdendo in reticoli privi di educazione e rispetto.

L’individuo non è più in grado di attendere, le emozioni hanno lasciato spazio al consumismo del toccarsi. La sessualità è diventata una pratica da attuare subito, se non lo fai, se subito non ti concedi, vuol dire che sei una Boomers.

L’intreccio dei corpi, dell’accarezzarsi deve avvenire quando il partner emoziona davvero. Bisogna concedersi tempo, lasciarsi affascinare dall’attesa, darsi il tempo di conoscere l’altro. Il consumismo fisico-affettivo non favorisce l’unione. Una volta consumata la si getta nella spazzatura. E via, ad un’altra sessualità esibita.

Le nuove generazioni devono essere abituate già all’interno della prima agenzia educativa (la scuola) a riflettere, indagare, parlare, comprendere ed esprimere i sentimenti sul valore umano, sociale e simbolico (oltre che affettivo) dei rapporti tra gli individui.

Noi desideriamo invitarVi alla scoperta dell’infinito nascente emozionale accarezzato dallo stimolo immaginifico. E nessun frastuono, per favore.