Nel tema dei diritti umani negati la cenerentola la fa da sempre, la signora Disabilità.
Le persone con disabilità sono spesso ‘trasparenti’.
Se accompagni in carrozzina una persona con disabilità ti accorgi, che le domande poste sono dirette ai care giver e pochissime le occasioni in cui ci si rivolge direttamente alla persona.
La persona con disabilità ‘è invisibile’. Così anche per chi occupa quotidianamente i loro stalli personali assegnati e numerati.
Così, come l’indifferenza che ‘uccide’ di chi assiste a violenza perpetuata nei confronti del vulnerabile alleandosi, spesso, con chi invece andrebbe sanzionato.
Non è semplice sensibilizzare alla solidarietà allo spirito di comunità, prevale l’individualismo e la cecità.
Il diritto negato è scotomizzato dalle coscienze e dalla collettività, lasciando soli chi già ha subito una patologia altamente emarginante e lasciando disarmato il caregiver. Unico spesso a lottare contro tutto e tutti per rappresentare chi non avrebbe bisogno se non di solidarietà.
Con grande amarezza pubblico questa mia riflessione, affinché, la speranza di queste mie parole possano fare breccia in alcune coscienze (ancora) non totalmente anestetizzate.