Avere la capacità di coinvolgere nell’emozione, decidere di scoprirsi, e lasciare che l’anima dell’altro entri nella tua. Questo è la danza.
La danza in qualche modo ti espone inevitabilmente alle vibrazioni di chi condivide con te quel momento.
Mi sono resa conto che mi ha consentito di dar senso al dolore, per una volta. Sono sempre stata scomposta in un guscio troppo fragile, e più mi allungo più c’è il rischio che qualcosa vada fuori posto.
Perché noi siamo come farfalle intrappolate a delle ragnatele. E la danza, con Gaetano, mi ha dato la possibilità di esprimere e colorare il dolore ed è riuscita a darmi quel senso di compattezza, di “colla” dentro, che era ciò che mi serviva per non rompermi.
È stata dura, non lo nego, lo sforzo fisico è stato notevole e ho deciso di correre un rischio. Ma ciò che importa è capire quando ne vale la pena. posso ammettere che è stato il dolore più sensato che ho provato negli ultimi anni. Mi sono resa conto che, in fondo, è stato lo strumento per trasformare il mio dolore.
E questa per me è la Vittoria.
Chiara Lo Coco – Advocacy per Ehlers Danlos e Disturbi dello Spettro Ipermobile