Il 25 novembre 2020 aprivo la porta di casa mia per la prima volta. Sola. Qualche giorno dopo mia madre mi aiutava a mettere su casa e ad asciugare le lacrime.
Lo stesso giorno nel 2021 parlavo di violenza di genere e di quanto la violenza psicologica possa insinuarsi nella vita di chiunque, soprattutto quando si vive una relazione tossica.
Quest’anno non ho scritto un post per la giornata mondiale contro la violenza sulle donne ma ho tanto pensato al lavoro che svolgo da anni nelle scuole per fare prevenzione e far comprendere cosa è violenza affinché sempre più giovani sappiano come riconoscerla e come difendersi. Poi, seduta sul divano ho realizzato che da due anni ormai la mia vita è cambiata e ho pianto di commozione. Mi guardavo intorno e vedevo la mia gattina Milù, la mia casa, l’uomo che amo. Dietro la porta lo studio privato pieno dei miei libri e dentro di me tutto l’amore delle persone care che ogni giorno provo a restituire. Quest’anno ho anche realizzato un altro piccolo grande sogno, ho iniziato a frequentare da qualche settimana l’Istituto di sessuologia clinica di Roma. Cammino, cammino e cammino. Porto con me chi c’è, e chi non c’è più in una collanina o nei sogni.
Siate buonə con voi stessə, non colpevolizzatevi se pensate di non vivere la vita che desiderereste ma se possibile chiedete aiuto ad una persona amica e se non basta rivolgetevi ad un* psicoterapeuta. Ricordatevi che avete il diritto di sentirvi al sicuro, liberə e vulnerabili. Non scordatevi di portare avanti la vostra personale rivolta, qualunque essa sia.
E tu, per cosa stai lottando? Cosa vorresti cambiare?