Irma Martina Cabano Cadau, in arte Irma. E’ autodidatta, tanta arte nel cuore e nell’intelletto, vissuta con il sentimento di una bambina. Il pennello tra le mani arriva durante il lockdown. Per Irma, la pandemia non è stata esclusivamente dolore e morte, ma anche una grande crisi sistemica che ha stimolato un’opportunità unica ed irripetibile, ovvero, quella di recuperare i nostri valori, di prenderci del tempo, di guardarci dentro, e come nel suo caso, di esprimere talenti sconosciuti ed inesplorati.
Si era rifugiata da qualche tempo ai margini di un bosco in provincia di Varese, scappando sì da una vita di agi materiali, ma anche di una mascherata e dolorosa disperazione. Irma, abbandona tutto quel finto luccichio e benessere, per ritrovare se stessa.
Ha respirato la natura ed ha elaborato i suoi dolori, sentendo un desiderio poi diventato impulso irrefrenabile, di comunicare il suo mondo interiore.
Ha iniziato con i mezzi che aveva, e da quel momento non si è più fermata. I suoi quadri sono dipinti con colori acrilici, tempera, colla, pennarelli. Spesso su cartoncino.
Aveva soltanto dipinto quattro quadri, quando la direttrice della “Biennale Internazionale di Arte dei Castelli Romani” a Nemi, la invita a partecipare alla selezione. Invia due sue opere “Ossessione” e “Bambola”, che conquistano una menzione speciale, proprio per i temi trattati, ben rappresentati dall’arte.
La dottoressa Rossella Brecciaroli, la definisce “arte concettuale” forse, perché in quasi tutti i dipinti è espresso un concetto, o più concetti, che pare parlino o arrivino al cuore di chi li fruisce.
Enea Chersicola, artista, figlio d’arte e gallerista la definisce “gestuale”.
“Ossessione” è stato ospitato nella Galleria di Chersicola a Venezia, per oltre due mesi.
La speranza, la rinascita e la via di uscita, sono elementi caratterizzanti delle sue opere.
L’espressione pittorica è il linguaggio che utilizza per narrare stati d’animo, contesti sociali, sorellanza, riflessioni e vissuti esperienziali (anche traumatici).
Il tema della violenza sulle donne e di genere riflette, spesso, le sue opere.
L’arte di Irma parla di guerra, di pace, di disuguaglianze, di amore e speranza. E’ ricca di simbolismi, etnica e mitologica, spesso legata alla sua terra d’origine, la bella e misteriosa Sardegna.