La violenza, qualunque essa sia, non deve essere oggetto di strumentalizzazioni, neanche linguistiche. La vittima è la vittima. Capita, invece, di assistere a narrazioni televisive distorte dal realismo per puro accento sensazionalistico.
La fedeltà narrativa è indispensabile, non bisogna in alcun modo travalicare aspetti oggettivi e soggettivi della storia. Chi la produce potrà vincere al primo atto, subito dopo sarà un boomerang infelice creando una bolla di false verità.
Ed eticamente, non è corretto nei confronti di chi vive una condizione esistente di fragilità.