Solidarietà per le donne iraniane che stanno combattendo la più grande rivolta sociale nel loro Paese, dopo quella che ha portato al potere l’Ayatollah Komeini nel ’79. Dopo la morte della 22enne Masha Amini, arrestata e picchiata fino a ridurla in fin di vita, perché dal suo velo usciva una ciocca di capelli di troppo, la Repubblica islamica degli Ayatollah ha visto scendere in piazza migliaia di donne che hanno bruciato i loro veli e tagliato i capelli.
Il taglio dei capelli è un gesto di sfida millenario contro il potere e l’imposizione della volontà maschile. Un gesto di orgoglio e di rabbia.
Mi unisco alle centinaia di migliaia di donne nel mondo che si sentono vicine alle donne di Teheran. La repressione è appena cominciata, non lasciamole sole. Manteniamo i riflettori accesi sul loro coraggio e la loro determinazione.